Listeria: richiamo di prodotti vegetali surgelati

Fonte: Ministero della Salute

lunedì 09 luglio 2018

“Continuo a seguire con attenzione la vicenda del batterio Listeria. Il ministero ha subito attivato anche i Nas, che stanno compiendo ispezioni a campione.  Presto conto di avere un quadro esauriente della situazione”. Lo ha dichiarato la Ministra della salute Giulia Grillo in una nota stampa del 9 luglio, per rassicurare sul pronto intervento attuato dal Ministero sui richiami di lotti di prodotti vegetali surgelati in Italia e in altri Paesi europei. 

I richiami fanno seguito a una segnalazione di allerta europea proveniente dall'Ungheria, relativa alla presenza di Listeria  monocytogenes in vegetali surgelati.

La Listeria è un batterio resistente alle basse temperature e provoca tossinfezioni alimentari. Comunque  viene inattivato con la cottura.

Al momento non risultano focolai di infezione in Italia e i richiami dei prodotti sono effettuati in via precauzionale.

Listeria, richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori

Gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato.In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area dedicata ai richiamidel portale del Ministero della Salute.

ll consumatore deve verificare sulla confezione che ha in casa il marchio, il nome del produttore e i lotti di produzione. I prodotti soggetti a richiamo non devono essere consumati e vanno riportati al punto vendita.

Consulta i richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori:

Che cos'è e dove si trova il batterio Listeria

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio ubiquitario, che può essere  presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti (latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati…)La principale via di trasmissione  per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave. La malattia è più grave in soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza.

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenesresiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, e resiste  in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C); è invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti,  infatti, a seguito di trattamento termico superiore a 65 C° , è inattivato.

Cosa fare: igiene in cucina e cottura degli alimenti

L’adozione  delle usuali  regole di igiene nella manipolazione degli alimenti anche a livello domestico riduce il rischio di contrarre la malattia, in particolare:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • lavare accuratamente frutta e verdura con acqua potabile prima del consumo;
  • in frigorifero,  conservare separatamente e in contenitori chiusi, gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo;
  • cuocere bene gli alimenti;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura; in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo;
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.

Egualmente per quanto riguarda i congelati/surgelati è indispensabile attenersi alle norme di preparazione dell’alimento riportate sulla confezione, che normalmente  comportano la cottura prima del consumo.

 

Comunicati:

Vedi anche: