Sanità del territorio: la riforma deve partire dalla valorizzazione delle risorse umane

Il Congresso FIMMG Bari - La relazione del Segretario Calabrese con le slides

sabato 04 settembre 2021

Bari, 4 Settembre 2021. Si è svolto oggi a Bari il 19° Congresso provinciale Fimmg Bari, che ha avuto come tema portante il futuro della medicina generale di fronte alla sfide poste dal PNRR, dall’innovazione tecnologica e dalla tutela del rapporto fiduciario medico paziente.

Il video del Congresso è visibile sulla nostra pagina Facebook a questo indirizzo; in allegato la relazione del Segretario Generale, dott. Calabrese e le slides da lui presentate

“La pandemia ha messo in evidenza l’urgenza di riorganizzare il Servizio sanitario nazionale, a partire dalla cure territoriali, per soddisfare i bisogni di salute dei cittadini. Qualunque dibattito sul modello da attuare deve però partire dalla considerazione che i fondi del PNRR, destinati a potenziare le strutture o a sostenere interventi di carattere tecnologico, non possono di per sé dar luogo a una reale riforma. Una vera riforma del SSN deve partire da un investimento sulle risorse umane, sui professionisti che vi operano, che devono essere coinvolti nel definire il futuro modello delle cure territoriali, all’insegna di 3 parole chiave: fiducia, capillarità e autonomia. Allora partiamo da un dato drammatico: attualmente circa un milione e quattrocentomila cittadini non hanno un proprio medico di famiglia. Viene il dubbio che dietro gli errori di programmazione del passato ci sia in realtà la volontà di desertificare il territorio dai medici di medicina generale, per renderlo appetibile al privato.” - con queste parole il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli ha aperto i lavori. 

Durante il confronto sono state messe in evidenza le difficoltà affrontate dai medici di medicina generale durante il periodo pandemico, che ha acuito un malessere preesistente, nonché le principali criticità della Missione 6 del PNRR, quella dedicata alla Salute e della recente bozza di riforma delle cure territoriali proposta da Agenas: il mancato coinvolgimento nella definizione del piano di riforma degli attori dell’assistenza territoriale, l’assenza di una definizione organizzativa delle équipe multiprofessionali (con il rischio che prevalga una organizzazione a silos, poco efficace), l’introduzione della figura dell’infermiere di comunità a fronte della mancanza di risorse per le prestazioni infermieristiche, così come per le altre figure professionali del comparto socio-sanitario, l’assenza di considerazione per i collaboratori di studio ed il personale amministrativo, fondamentali per l’attività di front office con i cittadini e per la gestione dei carichi burocratici, un’assistenza domiciliare iperburocratizzata e a silos. Su tutto aleggia inoltre il sospetto di un modello che guardi al rapporto di lavoro dipendente per il medico di famiglia: un medico dipendente del SSN e non più scelto liberamente dal cittadino, con un conseguente svilimento del rapporto di fiducia medico-paziente. “Recentemente abbiamo commissionato un sondaggio a Euromedia che ha messo in evidenza come il rapporto fiduciario tra medico di famiglia e paziente non ha valore solo per i medici ma anche per i cittadini. A fronte di questo, il PNRR non esprime un progetto di salute ma un progetto di sanità burocratizzata definita da modelli statistici lontani da quell’idea di primary care che dovrebbe guidare un progetto di riforma della sanità territoriale. Sembra che i professionisti debbano essere subordinati. Ma noi siamo già dipendenti del nostro ACN, del nostro contratto, per cui ci pare strano che le regioni in tutti questi anni abbiano firmato un contratto che oggi ritengano inadeguato - ha puntualizzato Silvestro Scotti - Segretario nazionale Fimmg. 

“Il modello di assistenza domiciliare della nostra regione è un modello concreto che ha determinato un potenziamento delle cure domiciliari”. - ha concluso Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari, parlando del modello pugliese Care 3.0 che ha anticipato molti dei temi presenti nel PNRR, come la medicina di iniziativa e le equipe multidisciplinari - “Serve ora la volontà di completare il percorso. Capillarità, prossimità, domiciliarità sono valori aggiunti della medicina generale che vanno tutelati. I medici di famiglia lo hanno detto in modo chiaro quanto vale per loro il rapporto fiduciario, nonostante le difficoltà, nonostante la stanchezza di questi mesi, nonostante la percezione di isolamento vissuta quotidianamente. Siamo pronti in Puglia a ragionare da subito sui temi posti dal PNRR. La Puglia ha la grande occasione di avviare un modello assistenziale che può diventare punto di riferimento per le scelte che si faranno a livello nazionale”.      

Il video del Congresso è visibile sulla nostra pagina Facebook a questo indirizzo