Ricetta informatizzata, in Toscana le Asl "multano" medici che ne fanno poche

Nel mirino i medici che non raggiungono il 70% delle prescrizioni informatizzate

martedì 28 gennaio 2014

In Toscana le aziende sanitarie puniscono i medici di famiglia poco tecnologici. La convenzione prevede infatti che il medico arrivi a tagliare il traguardo del 70% delle prescrizioni e delle ricette compilate via computer. Ad oggi, sono ancora numerosi, tra i camici bianchi, a non raggiungere questo parametro.

Le Asl se ne sono accorte e hanno deciso di riaprire quell'occhio che chiudevano da tempo. I medici di famiglia finiti nel mirino parlano di multe, ma in realtà a loro vengono richiesti indietro gli importi delle "indennità informatiche" percepite negli anni. Da Empoli, l'Asl 11 ha già fatto i conti e ha già chiamato in causa i medici di famiglia inadempienti, richiedendo loro centinaia e centinaia di euro ciascuno. Da Pontedera, in questi giorni, si sta muovendo anche l'Asl 5.

I controlli sono in corso: i primi a cui arriveranno le lettere sono i pediatri di libera scelta, a cui seguiranno i medici di famiglia. “Non so se la gente lo sa - spiega un medico di famiglia della Valdera - ma noi medici di base non abbiamo la tredicesima. Ebbene, a dicembre, insieme al mio solito stipendio di poco superiore ai 4.000 euro mi è arrivata la "multa" dell'Asl di ben 1.840 euro”. 
Fonte Il Tirreno