Atto di indirizzo al Fotofinish. Milillo: Pronti allo stato d'agitazione

«Sbagliano se pensano di poterci trattare da dipendenti e di minare alla radice il nostro rapporto fiduciario con i pazienti»

martedì 29 ottobre 2013

La data "clou" è domani, quando i presidenti delle Regioni dovrebbero dare il via al nuovo atto d'indirizzo per il rinnovo degli Accordi collettivi nazionali di medici, pediatri e specialisti convenzionati con il Ssn. Poi toccherà al Comitato di settore trasmetterlo al Governo per dare il via alla Sisac, la struttura interregionale che rappresenta la parte pubblica, a cui spetta l'apertura ufficiale delle trattative. Il testo, blindato, è sostanzialmente pronto: mancano le ultime limature ma l'impianto è definito. E non prevede soltanto l'aggiornamento degli Acn vigenti in base alle novità introdotte dalla legge Balduzzi (189/2012), ovvero due sole forme organizzative, mono o pluriprofessionali, l'adesione obbligatoria dei medici all'assetto regionale e l'istituzione del ruolo unico. Le Regioni chiedono che siano affrontati subito anche i nodi della rappresentatività e dei diritti sindacali e delle modalità di compenso. Tutto senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. 
«Sbagliano se pensano di poterci trattare da dipendenti e di minare alla radice il nostro rapporto fiduciario con i pazienti», commenta Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, il maggior sindacato dei medici di base. La Fimmg  ha già dato mandato al segretario e al presidente di dichiarare lo stato di agitazione nel caso in cui il confronto con le Regioni non portasse da nessuna parte.